mercoledì 30 aprile 2014

A TUTTO C’è UN LIMITE, ANCHE AI FUMI TOSSICI DEL SENSAZIONALISMO TRUCE!

Mi piacerebbe condividere una delle massime della mia vita, che ho riportato a memoria qualche giorno fa dopo aver, ancora una volta, misurato la stupidità umana.
la libertà di coscienza è libertà d’azione” sempre! E lo è senza vincoli e senza limiti, oltre quelli che la coscienza stessa decide di darsi o che il nostro Stato pone coattivamente attraverso leggi e pene. E’ per questo, ad esempio, che considero l’omosessualità una ricchezza per la nostra società; è per questo che rispetto le scelte più estreme che un essere umano possa trovarsi a fare, anche se quelle scelte non dovessi condividerle.
Perché mi hanno sempre insegnato che non condividere non può equivalere a non tollerare, o peggio ancora a non voler ascoltare le ragioni di tali scelte.

Abbiamo invitato Mario Adinolfi a presentare il suo libro “Voglio la Mamma” qui a Palagiano presso il teatro comunale. Abbiamo pensato di calare quella presentazione in un confronto a due, scegliendo come interlocutore un’autorità del giornalismo nostrano: il giornalista e scrittore Fulvio Colucci.
Ora è chiaro che non potevamo pretendere che tutti gli avventori del caffè letterario proposto da L&S – prima di accomodarsi a teatro – impiegassero il loro preziosissimo tempo ad informarsi, magari in rete (dove passano parte delle loro giornate), della storia, delle produzioni, delle posizioni dei personaggi presenti in teatro; ma quantomeno ci aspettavamo che menti eccelse della nostra comunità (molte peraltro assenti in teatro) potessero farlo dopo, a tempo debito, prima di iniziare a dar fiato a pensieri vuoti, ad accuse infondate, ad offese gratuite.  Ed invece no! Si è preferito ancora una volta dare prova della inettitudine di chi gioca il gioco del sensazionalismo volgare, turpe, osceno, truce… ma – devo dire – capace di descrivere magnificamente quelle loro menti partorienti (…appunto…) pensieri.

Ma dei tre finissimi pensatori, uno addirittura si è spinto più in là. Ha parlato di “scelta anti-costituzionale”. Ora, sarebbe inutile invitare il tizio a leggerla la Costituzione prima di invocarla, a comprenderne i contenuti prima di commentarla. Anche perché la di lui storia racconta di un impegno concreto verso gli Ultimi ma forse i fumi tossici di quel sensazionalismo non gli hanno mai permesso di comprendere il senso profondo dell’essere “ultimo”.

E’ stato citato un giornale: “Il fatto quotidiano”, ed un articolo che riporta queste parole “Da domani, 26 aprile, partirà un tour in tutta Italia per testimoniare le nostre ragioni. Partiremo dal teatro Karol Wojtyla di Palagiano”. Ora, che Palagiano sia nota alla stampa nazionale, non solo per fatti di cronaca nerissima, avrebbe potuto pure costituire un merito. Ed invece no! L’insigne costituzionalista svalvolato addirittura ha sentito l’obbligo civico e morale di far seguire all’articolo un commento, questo: “Questa scelta anti-costituzionale di far partire una maratona omofoba e denigratoria da Palagiano non appartiene ad un cittadino come me, e il fatto che cani e porci ora come ora possano organizzare talk-show imbarazzanti, nel teatro comunale, e dire no a cose per le quali non esiste dibattito sulla tolleranza, ma solo la tolleranza stessa, mi rende schifato e avvilito e privato di ogni speranza culturale… in questo paese che fa solo e soltanto scelte di merda e sorrisi che puzzano di buchi di culo! Vergogna”.

Mi piacerebbe parlare al nostro costituzionalista e dirgli: - caro costituzionalista vieni abbracciamoci, saremo pure “cani e porci” con dei “sorrisi che puzzano di buco di culo” ma abbracciamoci e spiegami il senso della tolleranza, quella che invochi, quella che pretendi, quella che conosci. Spiegami cos’è questa “maratona omofoba e denigratoria”? Io proverò a spiegarti il senso del confronto!

“Il fatto quotidiano” ha parlato del tour di presentazione di “Voglio la Mamma” e del progetto di Adinolfi di costituire in tutta Italia la cd. “Associazione VLM”.
E’ chiaro che Luce&Sale, il Teatro Wojtyla, Palagiano non hanno aderito in alcun modo alla costituzione dell’ “Ass.VLM”. Noi abbiamo solo proposto un dibattito su temi cruciali. Si è voluto solo discutere senza voler imporre alcuna verità precostituita. Ed infatti c’è parso meritevole di rispetto intellettuale l’atteggiamento di persone come Preneste, Nica, Mariano i quali hanno saputo manifestare le loro idee e i loro dissensi nel giusto alveo: il confronto, la discussione. Non hanno abbandonato la sala, non hanno insultato, non hanno denigrato.  

Ricordo - in ultima battuta - che il progetto “caffè letterario L&S” ha presentato sino ad oggi sette libri di autori importanti. Siamo partiti da un libro meraviglioso: “Eutopia - La civiltà dell’amore” di Francesco Colizzi. Anche quello un libro dedicato agli ultimi. Ai lebbrosi.  Ricordo l’entusiasmo della persona che ci propose quella presentazione. La stessa che oggi abbandona il campo del confronto. Eppure sempre di ultimi si parla: di lebbrosi denigrati ieri, di bambini rifiutati oggi.
Ebbene, se i nostri tre finissimi pensatori e i loro servi sciocchi si fossero concessi l’opportunità di leggerlo quel libro, di scoprirla la “Civiltà dell’Amore”, forse oggi avremmo commentato qualche stronzata in meno!
Domiziano
Presidente Luce&Sale

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