Sì, sono d'accordo, abbiamo assistito a una grande “prima”. Intesa come prima prova che schiude percorsi diversi da quelli finora battuti, con successo, dalla compagnia di “Luce & Sale”.
Come dicevo a Domiziano – che mi ha chiesto cosa ne pensavo – io che non ho peli sulla lingua e mi ritrovo un palato fin troppo esigente, al netto delle inevitabili “imperfezioni” dovute a un certo ritrovarsi in luoghi della tecnica teatrale ancora non del tutto esplorati, considero che si sia trattato di un'ottima prova. Non vedo l'ora di veder sottoposto a tale nuovo trattamento uno dei prossimi copioni della premiata coppia Lasigna-Mellone.
Per poter descrivere quanto a mio parere è accaduto, mi viene naturale riferirmi a un concetto espostomi una sera a tavola da Leonardo Marco (lo chef-patron de “Il Poeta Contadino”):
“Quando preparo un piatto di orecchiette con le cime di rapa, il piatto lo elaboro e lo rielaboro, ma alla fine mi dico contento solo se, assaggiandolo, mi sembra di ritrovarci lo stesso sapore che deliziava il palato di mio nonno.”
Piatto altamente rielaborato dunque, quello portato in scena ieri sera; ma posso garantire che, alla fine di un lungo percorso attraverso “sapori” per certi versi sconosciuti, il risultato è stato quello di sempre: divertirsi divertendo. E, d'ora in poi, anche deliziandoci.
Mimmo Forleo
Come dicevo a Domiziano – che mi ha chiesto cosa ne pensavo – io che non ho peli sulla lingua e mi ritrovo un palato fin troppo esigente, al netto delle inevitabili “imperfezioni” dovute a un certo ritrovarsi in luoghi della tecnica teatrale ancora non del tutto esplorati, considero che si sia trattato di un'ottima prova. Non vedo l'ora di veder sottoposto a tale nuovo trattamento uno dei prossimi copioni della premiata coppia Lasigna-Mellone.
Per poter descrivere quanto a mio parere è accaduto, mi viene naturale riferirmi a un concetto espostomi una sera a tavola da Leonardo Marco (lo chef-patron de “Il Poeta Contadino”):
“Quando preparo un piatto di orecchiette con le cime di rapa, il piatto lo elaboro e lo rielaboro, ma alla fine mi dico contento solo se, assaggiandolo, mi sembra di ritrovarci lo stesso sapore che deliziava il palato di mio nonno.”
Piatto altamente rielaborato dunque, quello portato in scena ieri sera; ma posso garantire che, alla fine di un lungo percorso attraverso “sapori” per certi versi sconosciuti, il risultato è stato quello di sempre: divertirsi divertendo. E, d'ora in poi, anche deliziandoci.
Mimmo Forleo
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