lunedì 18 dicembre 2017

DIALETTO PALAGIANESE - Raccolta di vocaboli. Di Michele Orsini

Venerdì 29 Dicembre alle ore 18.00 presso l’Auditorium Biblioteca Comunale “Vito Laterza” in Corso Lenne a Palagiano, l’Associazione Socio-Culturale Luce&Sale presenta il libro “Dialetto Palagianese - raccolta di vocaboli” di Michele Orsini.
Interverrà l’autore, il dirigente scolastico Pietro Rotolo e il Sindaco di Palagiano Domiziano Lasigna. Con la partecipazione straordinaria di Angelo Belmonte. Modera Paola Sasso.Il volume è il primo approccio, concreto e di ricerca, per la raccolta di vocaboli del dialetto palagianese, che oramai è diventato ad solo utilizzo della fetta di popolazione più anziana.
Questo volume vuole essere una vera ricostruzione e restauro di una lingua che è in disuso ma rappresenta un patrimonio culturale millenario di questa terra, ricca di tradizioni ma anche di aneddoti storici per conservarla e divulgarla alle future generazioni.
La storia di una terra solca le tradizioni di chi la abita e questi tracciati antropologici, che il dialetto ben manifesta in larga parte, e che in una parola definiamo appunto “tradizione” di un popolo, sapientemente espressa in queste pagine dall’autore, non possono essere perpetuati come blandi e ripetitivi atteggiamenti populistici, ma, al contrario, è sempre auspicabile che custodiscano la propria nobiltà storico-educativa poiché è la Tradizione che offre uno sguardo allargato a ciò che “fu” in sinergia con un presente sempre lungimirante ed intelligentemente curioso di sapere e capire quel che sarà.
Questo volume vuole essere una vera ricostruzione e restauro di una lingua che è in disuso ma rappresenta un patrimonio culturale millenario di questa terra, ricca di tradizioni ma anche di aneddoti storici per conservarla e divulgarla alle future generazioni. La storia di una terra solca le tradizioni di chi la abita e questi tracciati antropologici, che il dialetto ben manifesta in larga parte, e che in una parola definiamo appunto “tradizione” di un popolo, sapientemente espressa in queste pagine dall’autore, non possono essere perpetuati come blandi e ripetitivi atteggiamenti populistici, ma, al contrario, è sempre auspicabile che custodiscano la propria nobiltà storico-educativa poiché è la Tradizione che offre uno sguardo allargato a ciò che “fu” in sinergia con un presente sempre lungimirante ed intelligentemente curioso di sapere e capire quel che sarà.

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