sabato 6 settembre 2008

Se il vernacolo fa il pienone

Successo della rassegna teatrale

Palagiano. Si è conclusa l’altra sera la rassegna teatrale in vernacolo “Staser’…è teatro”, ideata dalla locale associazione socio culturale Luce&Sale. La manifestazione, che ha riscontrato un grande successo di pubblico, con circa ottocento spettatori a serata, è iniziata lo scorso 13 agosto con la commedia in dialetto mottolese “I guai non finiscono mai”, scritta dal massafrese Domenico Marangi.
L’esilarante rappresentazione della Compagnia del S.Cuore di Mottola, che ha ricevuto applausi a scena aperta, ha rappresentato un vivace spaccato di vita popolare dai ripetuti spunti comici, sostenuto dal ritmo di cadenze e accenti gravi del dialetto mottolese. La rassegna è proseguita con la doppia esibizione della Compagnia del Teatro Palagianese in “Lu’ Sin’c d’ stu pais (il sindaco di questo paese) – cinque anni dopo”.
Il nutrito pubblico ha accompagnato con sonore risate la commedia in tre atti, scritta dai palagianesi Michele Mellone e Domiziano Lasigna, rispettivamente primo attore e regista dell’evento.
La storia è quella di un concorso truccato che pone a dura prova gli equilibri familiari e politici del sindaco di un qualsiasi paese del sud. Dibattuto tra coscienza e opportunismo, il sindaco si confronta con i diversi personaggi in scena, ognuno caratterizzato da particolari propri ma universali, come ha spiegato lo stesso Lasigna: “ogni personaggio presente su quel palcoscenico è una faccia della nostra esistenza, un colore e una voce del nostro modo d’essere. Forse è difficile rendercene conto, ma ogni giorno siamo esattamente tutti quei personaggi insieme. Siamo ora capaci di ispirarci a principi ferrei, ora disposti a mediare la nostra fermezza”.
Ultimo appuntamento quello di ieri, con lo spettacolo “U’ zaraffa s’è ammugghjatu e mutanne (l’usuraio s’è bagnato le mutande) – l’alluvione palagianese raccontata in calabrese”.
Scritta nel 2004 da Lasigna e Mellone e già messa in scena da Luce&Sale, la commedia da tempo registra il tutto esaurito in diversi teatri italiani, grazie alla compagnia teatrale Diaspora Petilina, di Petilia Policastro (Crotone) ma con sede a Roma, guidata dall’attore Gigi Parise.
Ieri sera gli attori calabresi si sono fermati a Palagiano, prima di riprendere il tour, per raccontare con professionalità, ironia e umorismo della terribile alluvione che colpì il paese qualche anno fa.
Una macchina organizzativa molto impegnativa ma di grande efficacia quella messa in campo da Luce&Sale, sotto l’attenta guida degli organizzatori”, ha detto un Lasigna molto soddisfatto. E i numeri gli danno ragione: 800 i posti a sedere, con poltrona numerata organizzata per settori; 20 i componenti dello staff addetti a “maschere”, ossia ad accompagnare gli spettatori ai posti assegnati; un sistema luci-audio curato da Domenico Lasigna e Armando Morea, che ha permesso la fruizione ottimale delle esibizioni da tutti i punti del grande piazzale. “Un grazie particolare va ad Amalia Anzolin e a Domenico – ha aggiunto il gran cerimoniere dell’evento – che hanno saputo intuire e realizzare le finalità vere del progetto. L’intento non è stato quello di mostrare le doti artistiche di ognuno di noi, ma più semplicemente regalare una serata di sano divertimento a chi ci segue da anni, al nostro meraviglioso pubblico. Inoltre, devo rivolgere un grazie carico d’affetto a Michele Mellone, amico di penna e di vita. È stato lui a trasmettermi la tranquillità del saggio necessaria per osservare e raccontare senza mai mancare di rispetto al nostro pubblico”.

[dal Corriere del Giorno del 01/09/08 – di Lorella Perniola]

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